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sabato 27 agosto 2011

COME FARE: blocchi e pertiche

Non esiste una guida che indica passo passo come costruire un blocco o una pertica, infatti questi due elementi vengono realizzati nei modi e nei materiali più svariati. ovviamente parlo per coloro che hanno intenzione di costruirsi un blocco o una pertica perchè comunque in commercio si trovano già realizzate. Esistono delle regole però da seguire in modo che il blocco o la pertica che andremo a realizzare sia adeguata e non possa arrecare danno al nostro rapace.
I Blocchi
Cominciamo dai blocchi utilizzati soprattutto per falchi e notturni (gufi, barbagianni, ecc), possono essere realizzati con una base in modo da esserer appoggiati su un pavimento o superficie comunque solida, oppure senza base ma con un puntale che possa essere conficcato nel terreno. se il blocco che state realizzando avrà una base questa dovra essere abbastanza pesante da evitare ribaltamenti del blocco, di forma circolare e il più liscio possibile, in modo da evitare che il rapace possa ferirsi in qualche modo. Il corpo centrale, solitamente costitutito da un tubo, dev'essere circolare e perfettamente liscio in modo che l'anello (al quale collegheremo la lunga) che corre sul tubo non abbia ostacoli e possa scivolare e ruotare liberamente. la base superiore deve essere, anche questa, rotonda e il più liscio possibile e rivestita di erba sintetica. Prestiamo attenzione alla lunga che useremo per il blocco, costituito da moschettone che andrà attaccato ai geti (se volete star tranquilli 2 moschettoni montati uno opposto all'altro), girella tra moschettone e corda la quale sarà, a sua volta, attaccata all'anello del blocco (se è possibile mettete anche li una girella). La lunga nn deve avere una dimensione eccessiva per evitare lesioni ai tarsi del rapace (dati dal contraccolpo che riceve quando cerca di allontanarsi). La lunghezza possiamo ricavarla partendo con la corda  dalla base del blocco, percorrere tutta l'altezza passare sulla base superiore e scendere di nuovo verso la base fermandosi a qualche cm da terra. Per la realizzazione di un blocco senza base ma con puntale si seguono le stesse regole del blocco con base, ma al fondo verrà montato un puntale con un anello di fine corsa, generalmente di metallo, che verrà piantata nel terreno.
                                                   ESEMPIO DI BLOCCO CON BASE


                                                    ESEMPIO DI BLOCCO CON PUNTALE
Le Pertiche
La funzione è la stessa del blocco, quindi quella di evitare fughe del rapace, viene però utilizzata per rapaci tipo quelli della famiglia degli accipitrini e per le poiane. Anche in questo caso ne esistono di già fatte in commercio, oppure la si può realizzare nei più svariati modi e nei più svariati materiali. Anche queste possono essere costruite con una base o con un puntale per essere piantate nel terreno. La lunga anche in questo caso e costituita come nel caso dei blocchi, e la lunghezza dev'essere rapportata alla pertica.



                                                     ESEMPIO DI PERTICA CON BASE



                                               ESEMPIO DI PERTICA CON PUNTALE
Nel caso delle pertiche si può riscontrare un problema che è quello del materiale, infatti di solito vengono realizzate i n metallo o in acciaio, materiarli un pò complicati da lavorare rispetto al legno dei blocchi. Come si vede dalle foto solitamente sono di forma rotonda o semi circolare con una parte rivestita o imbottita per permettere al rapace di posarsi comodamente.

Pertia ad arco
Sono essenzialmente delle pertiche curve nelle quali scorre un anello al quale viene assicurata la lunga.

 
la pertica ad arco deve avere una angolazione minima di 45°
per evitare che l'anello al quale si lega la lunga possa bloccarsi Saldare alla base una asticciola da parte a parte, evita che il falco possa scappare assieme a lunga e anello nel caso la pertica si stacchi dal terreno. Potete fare queste pertiche piegando un tubo di ferro e rifasciandolo con delle spire di corda di canapa da 0,6 cm di diametro, rifinendo i terminali con qualche giro di nastro isolante. Perchè funzioni bene bisogna innanzittutto che l'anello possa scorrere liberamente da una parte all'altra dell'arcol'angolatura migliore è compresa tra 30 e 45 gradi. Il punto più alto da terra deve esserre almeno di 20 cm per evitare che il falco tocchi terra con la coda. La lunghezza della pertica deve essere almeno tre volte la sua altezza.

lunedì 22 agosto 2011

Attrezzatura falconeria

IL GUANTO




Il guanto è forse lo strumento che caratterizza il falconiere, la sua funzione è quella di proteggere la mano e parte dell'avanbraccio del falconiere e di assicurare un solido appoggio al rapace. Attaccato al guanto troviamo un anello al quale verrà fissata una cordicella terminata con ,solitamente, un moschettone al quale vengono assicurati i geti quando teniamo il rapace sul pugno. Ne esistono di varie dimensioni e di vario spessore in quanto per rapaci molto grossi (es. aquile) occorrerà un guanto molto spesso.  Non è indispensabile averlo se si ha a che fare con rapaci di piccole dimensioni, per quelli basta anche solo un guanto da giardinaggio o da lavoro in cuoio, al quale, se vogliamo, possiamo fissare un moschettone che servirà ad assicurare i geti. Per l'acquisto dei guanti consiglio internet, ci sono diversi siti (es.
www.tuscanyhoods.it) nel quale potete trovare guanti di tutte le dimensioni e di diversi colori e materiali.


LA FILAGNA


La filagna e' una lunga corda all'incirca di 50 -80 m solitamente di materiale sintetico (es. Dacron) con all'estremità una girella (vanno molto bene quelle per la pesca) di dimensioni adeguate al rapace. Ha il compito di assicurare  il rapace al falconiere nel momento in cui si inizia ad addestrarlo facendogli fare i primi voli. Il sistema corda/girella va reso il più leggero possibile per non appesantire l'animale durante il volo.

LA BILANCIA




La bilancia è uno degli strumenti più importanti per il falconiere. é utilizzata per mantenere sotto controllo il peso del rapace. Deve essere il più precisa possibile, soprattutto se si ha a che fare con animali di piccole-medie dimensioni dove 10g fanno la differenza. trovo molto valide le classiche bilance da cucina digitali con tolleranze di +/- 2g, alle quali deve essere fissato un supporto sul quale si poserà l'animale, questo supporto può esser fatto in maniera molto casalinga utilizzando un barattolo, o una T di legno, il tutto ovviamente ricoperto con dell'erba sintetica. Nelle foto si trovano alcuni esempi, ma comunque si può realizzare un supporto in qualsiasi materiale e in qualsiasi modo, l'importante comunque è che sia ben attaccato alla bilancia e che fornisca un appoggio stabile al rapace.




Assieme alla bilancia ci si procurerà anche un quaderno sul quale verrà annotato il peso del rapace che va pesato tutti i giorni. Oltre al peso si indicherà la data e tutte le annotazioni che possono sembrare rilevanti (temperatura, quantità o tipo di cibo, ecc. ecc).


IL CAPPUCCIO



Il cappuccio è un'invenzione araba che è poi stata importata in europa, usato esclusivamente su rapaci diurni serve a non far vedere all'animale che cosa c'è intorno a lui. Questo fa si che  il rapace diventi immobile e tranquillo facilitando il trasporto o gli spostamenti.Il cappuccio inoltre può essere utilizzato su animali particolarmente nervosi durante le prime fasi di ammansimento. I cappucci sono fatti di cuoio. Più è sottile e rigida la pelle usata e meglio è I braccetti per la chiusura sono anch'essi fatti di cuoio, ma nei cappucci più moderni è stato introdotto l'uso del GoreTex.
Un buon cappuccio deve:
1) Essere sufficientemente robusto e resistente
2) Calzare perfettamente sulla testa del rapace. Se fosse troppo stretto
infastidirebbe l'animale e potrebbe anche arrecargli dei danni, se fosse troppo largo il rapace se lo
sfilerebbe con facilità.
3) Deve essere piuttosto largo a livello degli occhi così da non irritarli.
4) Deve impedire l'entrata della luce, e lasciare l'animale completamente al buio
5) Deve consentire al rapace sia di mangiare comodamente sia di poter rigettare la borra.
6) Deve poter essere messo e tolto con facilità e rapidità.

I GETI








I geti sono due piccoli laccetti di cuoio attaccati ai tarsi del rapace, servono a tenere legato il rapace quando è al blocco o quando viene tenuto sul pugno. La loro lunghezza totale deve essere di circa 22 cm e la larghezza non superiore a 1 cm. Esistono 2 tipi di geti, i geti classici e i geti con braccialetto. I braccialetti (aylmeri) sono costituiti da una striscia di cuoio che viene passata intorno al tarso del rapace ed è dotata di un foro al quale viene passato il geto su ogni zampa; esistono i “veri braccialetti” che sono fissi sulla zampa e i “falsi braccialetti” che invece sono amovibili. devono essere sempre tenuti morbidi ingrassandoli periodicamente con grasso per cuoio.


LA LUNGA





La lunga è un cordino (sintetico o di cuoio) di circa 60 cm di lunghezza che viene legato ad un capo
ai geti e all’altro capo al guanto o al blocco. La lunga serve per tenere il rapace legato al guanto o al blocco. Deve poter essere esposta al sole e all'acqua senza rovinarsi. La lunghezza della lunga varia dai 40 ai 60 cm mentre il suo spessore dipende dalle dimensioni del rapace su cui verrà utilizzata. Non abbiate paura di usare lunghe sottili ( 3 mm) anche su falchi di grossa dimensione, questo tipo di cordino è estremamente resistente ed evitate di usare lunghe troppo sovradimensionate.


FISCHIETTO




 Il fischietto è parte integrante dell'addestramento di qualsiasi rapace: ogni volta che gli si dà da mangiare si emette un fischio, il rapace dunque assocerà il fischio al cibo. Questo esercizio, di fondamentale importanza, rivela tutta la sua utilità sul campo: il fischio sarà un rinforzo nel richiamo sia al pugno che al logoro e permetterà al rapace di conoscere sempre l'esatta posizione del falconiere. Un buon fischietto deve essere udibile a lunghe distanze. Ne esistono molti modelli in commercio e vanno benissimo anche fischietti non specificamente costruiti per falconeria; i fischietti per addestramento dei cani,per esempio, sono ottimi.


IL LOGORO




Il logoro è un fondamentale strumento sia di addestramento che di gestione per i rapaci notturni. La funzione del logoro viene svolta sia dalla sua forma, che simula nel modo più naturale possibile una preda naturale del rapace, sia dal movimento. I logori da falconeria classica simulano in genere la sagoma di un uccello e vengono utilizzati roteandoli in ariase si tratta di rapaci diurni, mentre per i notturni il logoro deve essere mosso generalmente trascinandolo a terra (“traino al logoro”).

giovedì 18 agosto 2011

Gufo reale europeo (Bubo bubo) (“European Eagle Owl”)



                                                      
E’ il rapace notturno più grande. Vive in natura anche in Italia, dove è abbondante nelle Alpi ma rarissimo negli Appennini. Si adatta bene al clima italiano se gestito correttamente, non ha particolari esigenze climatiche. Spesso nidifica in habitat ricchi di vegetazione, ma dorme in habitat più aperti o su un albero. caccia soprattutto al tramonto e di notte, raramente attivo durante il giorno.Appartenendo al genere Bubo è poco rumoroso ma scomodo da tenere in casa per via della sua mole. È l’unica specie di rapace notturno utilizzabile per tentare la caccia (ai Lagomorfi). Per l’addestramento è un animale robusto ma sconsigliabile ai neofiti per via del peso eccessivo e dunque della difficoltà di controllo della fame. Si riproduce in cattività piuttosto facilmente ma richiede voliere di grossa dimensione. Ultimamente a causa dell’eccessiva richiesta la sua reperibilità si è abbassata. Il costo va dai 400 ai 600 euro.

Nome scientifico: Bubo bubo
Nominatore: Linneo 1758
Nome inglese: Eagle owl
Ordine: Strigiformes
Famiglia: Strigidae
Genere: bubo
Sottospecie:  sibiricus, hispanus, turcomanus, ascalaphus, ruthenus, interpositus
Ci sono molte sottospecie di gufo reale europeo, in cattività le più comuni sono la ssp Bubo bubo bubo (nominale), la ssp B. b. sibiricus (sottospecie nordica, la più grossa, le cui femmine superano i 4 kg di peso), la ssp B. b. turcomanus (più piccola e più chiara), la ssp B. b. omissus.
Corologia: Paleartico-orientale
Lunghezza: 58-71 cm
Apertura alare: 160-188 cm
Peso: 1,5-2,8 kg (M) 1,7-4,2 kg (F)
Dimorfismo sessuale: A parte le dimensioni nessuna differenza cromatica tra M e F.
Riproduzione in natura:
Corteggiamento: Soprattutto corteggiamenti vocali con pochi voli, scambi di vocalizzazioni tra M e F.
Periodo riproduttivo: Inizia nel tardo inverno a partire da fine gennaio
Nido: su cavità di rocce generalmente
Uova: 1 covata di 1-4 uova, di colore bianco (56 .0-73 .0 x 44.2-53.0mm; 75-80 g). Covate per 31-36 gg
I piccoli aprono gli occhi a 4 giorni. La femmina sta sopra i piccoli a riscaldarli fino alle prime 2 settimane. Abbandonano il nido a circa 25 gg di età. A 52 gg di età i piccoli sono in grado di fare i primi brevi voli. Vengono seguiti dai genitori per le prime 20-24 settimane di vita.
Età maturazione sessuale: 2-4 anni (i maschi possono maturare prima delle femmine)
Facilità di allevamento: molto facile
Facilità di riproduzione: molto facile
Uso nel birdcontrol: a volte
Uso a caccia: L'unico rapace notturno che può essere utilizzato per tentare di cacciare qualcosa
Uso megli spettacoli: molto utilizzato
Reperibilità: facile
Delicatezza: specie molto robusta