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domenica 30 ottobre 2011

RAPACI NOTTURNI: UN Pò DI ANATOMIA

Piumaggio
I rapaci notturni hanno un piumaggio morbido dovuto alla presenza di velluto che ricopre le penne, tutte le specie notturne hanno una coda corta costituita da 12 penne timoniere, ma possono avere ali lunghe e appuntite (consentono un volo molto agile) come il Barbagianni o il Gufo o ali tozze e corte (il volo è meno agile ma più veloce)  come l'Allocco o la Civetta. Le remiganti primarie (10 penne) e le penne più esterne sono frangiate, questo assieme alla presenza di velluto sulle penne fa si che si eliminino i vortici d'aria durante il volo ottenendo così un volo silenzioso.


ZAMPE
I tarsi generalmente sono tozzi coperti da piumino o filopiume per garantire protezione. Gli artigli nelle specie più piccole sono appuntiti e taglienti, mentre in quelle più grosse sono quasi arrotondati.

VISTA
I rapaci notturni hanno una vista binoculare. Avendo una vista prevalentemente notturna sono dotati di palle degli occhi enormi, la loro retina ha molti bastoncelli (cellule in grado di percepire la luce) e molti meno coni (cellule che recepiscono i colori). Hanno 3 palpebre: superiore inferiore e nittitante, quest'ultima serve a proteggere l'occhio. Vedono  molto bene di notte anche se non hanno una visione perfetta dell' ambiente che li circonda. l'iride può avere, generalmete, tre diverse tonalità di colore:
iride molto chiara (gialla): vista diurna/crepuscolare.
iride intermedia (arancione): vista diurna/notturna.
iride totalmente nera: vista prettamente notturna.

UDITO
I rapaci notturni hanno un udito molto sviluppato, utilizzato per lo studio della loro preda. La cavità auricolare si trova dietro gli occhi, dietro al caratteristico "disco facciale" costituito da filopiume (penne piccole e flessibili) che funge da parabola di amplificazione. I padiglioni auricolari sono asimmetrici ed hanno una plica di pelle a forma di mezzaluna che può essere mossa a piacimento. Per inquadrare meglio la provenienza di un suono ricevuto dai loro meati acustici (orecchie interne) utilizzano dei movimenti della testa (booding), che consentono di stabilire la provenienza di un suono, cioè azimut (orizzontale) ed elevazione (verticale) .




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